Oh, mio Dio! Mia madre è cannibale

La recensione di Unknown Pictures

Info

Anno

1988

Regista

James Aviles Martin

Durata

94 minuti

Genere

horror

Valutazioni

Visione solitaria

35/50

Visione in compagnia

35/50

L’espressione di tutti noi dopo aver letto il titolo del film

In breve

La vita di una tranquilla cittadina americana viene sconvolta da una malattia che trasforma le donne in mostri assetati di sangue. Gli uomini, apparentemente immuni alla mutazione, divengono le prede delle loro compagne. Un gruppo di ragazzi unisce le forze per risolvere il mistero al più presto: ormai, gli istinti omicidi delle loro madri hanno reso la città molto pericolosa. 

Le madri cannibali in azione

Commento

La “magnifica” realizzazione delle scene splatter, la stupidità dei dialoghi e la recitazione spesso imbarazzante sono validissimi motivi per vedere questo film. Ovviamente, assicuratevi di non prenderlo minimamente sul serio.

Le scene più belle (spoilers)

Vendetta

Al minuto 34 circa

Qui vediamo uno dei primi delitti compiuti dalle madri cannibali e sicuramente uno dei più trash. Una di loro, ribellandosi al marito violento, afferra il suo pugno e le sue fauci si spalancano in modo innaturale. Il resto potete immaginarlo.

Ci sono molte altre scene dello stesso genere

Circondato

Al minuto 80 circa

Il “cattivo” del film, chi ha diffuso la malattia e l’ha tenuta nascosta, è stato messo all’angolo dalle madri cannibali. Arriva anche la polizia, che si tiene pronta a sparare: prima di trarlo in salvo, vogliono sentire la sua confessione. La cosa veramente brutta è che le madri non lo bloccano sul serio: lo circondano parzialmente emettendo versi e minacciandolo, ma lui sarebbe liberissimo di scappare. So che la mia descrizione non rende bene il livello eccelso della scena, quindi suggerisco la visione almeno di questi ultimi minuti del film.

In attesa della confessione

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