Killer condom

La recensione di Unknown Pictures

Info

Anno

1996

Regista

Martin Walz

Durata

108 minuti

Genere

poliziesco

Valutazioni

Visione solitaria

50/50

Visione in compagnia

50/50

In breve

Un “Killer Condom”

Dei misteriosi preservativi viventi terrorizzano la città di New York mutilando i genitali di chi li usa. All’inizio la polizia non prende seriamente la faccenda, ma le aggressioni diventano sempre più frequenti. Un singolare detective di origine siciliana, Luigi Mackeroni, prende in mano la situazione e indaga per risolvere il caso.

Commento

Il film è facilmente reperibile in tedesco con sottotitoli in inglese, ma non lasciatevi disincentivare: la lingua originale rende il tutto ancora più bello. Inizialmente ero abbastanza scettico, ma mi sono dovuto ricredere: la storia coinvolge e la recitazione non è affatto male. Nella sua demenzialità è capace di divertire dal primo all’ultimo minuto. Per descrivervi tutti i momenti più belli del film, avrei avuto bisogno di almeno cinque “scene più belle” e di un “in breve” tre volte più lungo. Magari mi verrà voglia di approfondirlo con uno speciale dedicato…

Un altro “Killer Condom”

Le scene più belle

Il membro di Mackeroni

Al minuto 16 circa

Dopo aver effettuato una perlustrazione in un hotel, il detective si apparta in una stanza con Billy, un gigolo. I due cominciano a spogliarsi. Fin qui nulla di eccezionale, finchè Mackeroni non si toglie le mutande, rivelando di possedere un pene che farebbe invidia ad uno stallone (esattamente 32 centimetri, come specifica lui stesso). Noi non lo vediamo direttamente, non ne siamo degni: possiamo solo ammirare la sua ombra che si leva sul volto di Billy. Purtroppo, il momento intimo viene presto interrotto da un preservativo vivente.

Sì, è proprio la Sua ombra

Yumm yumm

Al minuto 38 circa

Non vi dirò molto: non voglio spoilerare troppo. Sappiate solo che uno dei preservativi riesce ad intrufolarsi nell’appartamento di Mackeoni e che, una volta scoperto, “corre” a nascondersi.

Ed è a questo punto che il detective attua un piano geniale: prende un cavo del gas dalla cucina e se lo posiziona sul pube, in modo da far credere al preservativo che si tratti di un pene. Il mostro ci casca, azzanna il tubo e il gas lo fa esplodere.

Perché ho chiamato la scena Yumm Yumm (in italiano “gnam gnam”)? Perché Mackeroni attira il preservativo non solo con i fatti ma con le parole: per farlo cadere nella trappola lo inganna dicendo frasi come (tradotte) “bel pisello, gnam gnam” o “vieni a prenderlo”. Vedere per credere.

Invitante

Qualsiasi altra scena

Molte altre scene avrebbero potuto essere inserite qui, ma, come già detto, avrei avuto bisogno di un libro intero. Non so se si fosse già capito, ma penso che dovreste vederlo. Anzi, penso che tutti dovrebbero vederlo.

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