The alphabet killer

La recensione di Unknown Pictures

Info

Anno

2008

Regista

Rob Schmidt

Durata

108 minuti

Genere

poliziesco, azione

Valutazioni

Visione solitaria

20/50

Visione in compagnia

20/50

In breve

Megan, la protagonista

La giovane detective Megan è sulle tracce di un brutale assassino, ma la sua mente comincia a giocarle brutti scherzi: allucinazioni e pensieri suicidi la obbligano ad abbandonare il caso e a iniziare una terapia. Due anni dopo, la situazione si è ristabilita e Megan lavora negli archivi della polizia. Nuovi omicidi riconducibili al killer già noto comprometteranno la mente della detective, portandola sull’orlo della follia e oltre.

Le allucinazioni

Commento

Il ruolo del serial killer (ispirato a uno realmente esistito) è di secondaria importanza, dato che i veri protagonisti della storia sono Megan e la sua lotta contro la follia. Il problema è proprio questo: sia la protagonista che l’attrice che la interpreta non sono convincenti. All’inizio il film promette bene, ma progressivamente si perde: alcuni passaggi nella storia sono davvero inverosimili (per esempio, il fatto che Megan venga riaffidata al caso dopo un tracollo mentale) e la sequenza delle indagini genera un senso di confusione che non si risolve nemmeno con il finale.

Penso che sarebbe stato meglio concentrarsi sulla storia del killer oppure approfondire meglio il personaggio della detective, ma non entrambe le cose insieme. Così facendo, entrambi i personaggi risultano poco credibili e poco interessanti.

Segnalo la presenza nel cast di Cary Elwes (il medico di “Saw – L’enigmista”).

Il Capitano della polizia interpretato da Cary Elwes

La scena più bella (spoilers)

Procedura di interrogatorio

La detective in azione

Fra voi c’è qualche aspirante poliziotto o detective? Perfetto, ecco spiegato in pochi e semplici passaggi come interrogare una persona se volete fare un enorme regalo al suo avvocato difensore:

  • Trasgredite gli espliciti ordini del vostro capo e andate dalla persona che volete interrogare
  • Chiedete di vedere documenti riservati senza un mandato
  • Estraete la vostra pistola senza una particolare ragione (davvero, nemmeno una)
  • Assumete un atteggiamento delirante e minaccioso, spaventando a morte il sospetto
  • Andate via come se niente fosse

Vi sembra stupido? In questo film succede per davvero. E volete sapere la parte migliore? Il tizio che ha subito tutto questo non era nemmeno il vero colpevole.

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