La recensione di Unknown Pictures
Info
Anno
2012
Regista
Bluth, Oldman
Durata
76 minuti
Genere
animazione, avventura
Valutazioni
Visione solitaria
25/50
Visione in compagnia
20/50
In breve

Ci troviamo nel regno dei troll, un luogo buio e senza vegetazione. Stanley è un troll diverso da tutti gli altri: ama la natura e riesce a creare fiori e piante grazie al suo magico pollice verde. I sovrani del regno lo scoprono e decidono di esiliarlo a New York. Qui, Stanley conosce due bambini, Gus e Rosie, con cui fa amicizia, ma la situazione è destinata a precipitare: i sovrani del regno dei troll notano che Stanley riesce a essere felice nonostante la punizione e decidono di raggiungerlo per trasformarlo in pietra.
Nota
Trovarlo in italiano è difficile, mentre la versione inglese è reperibile molto facilmente, addirittura su YouTube.

Commento
In Italia è uscito direttamente in VHS e in tutto il mondo è conosciuto per il colossale fallimento al botteghino, nonostante la regia di Don Bluth e Gary Oldman. Ma un insuccesso così grande è stato davvero meritato? Io non credo, o almeno non del tutto. La trama, per quanto molto semplice, è originale, ma il problema è che in molti punti risulta dispersiva. Sembra quasi che chi l’ha scritta volesse tirare in lungo le cose invece di aggiungere elementi più interessanti. Va detto, però, che si tratta di un film per bambini e che quindi tutto ciò non è un problema così rilevante. Per quanto riguarda l’ambientazione, è evidente lo stile di Don Bluth (regista anche di “Brisby e il segreto di NIMH”), che io apprezzo molto.
Vale la pena vederlo? Sì, se cercate un cartone “nuovo” e se tenete presente quello che ho detto sulla trama. La risposta è positiva anche se avete visto altri film di Don Bluth e vi sono piaciuti: questo, pur essendo meno elaborato, saprà affascinarvi.

La scena più bella (spoilers)
La barca dei sogni
La regina dei troll riesce a individuare Stanley e lancia un incantesimo contro Gus: il bambino scoppia a piangere in modo incontrollato e le sue lacrime allagano la grotta di Stanley. Fortunatamente, Gus riesce a fermare il pianto e Stanley trasforma il suo motoscafo giocattolo in una “barca dei sogni”. Fin qui tutto bene, ma poi ha inizio quello che sembra un coloratissimo trip dei registi: i tre personaggi volano sulla barca attraverso i loro sogni. Ha senso a fini di trama? No, e ci lascia con molte domande. Ci è piaciuta? Sì, molto.

