La recensione di Unknown Pictures
Info
Anno
2012
Regista
Christopher Ray
Durata
88 minuti
Genere
monster movie
Valutazioni
Visione solitaria
20/50
Visione in compagnia
25/50
In breve
Un gruppo di studenti sta seguendo un corso nel bel mezzo dell’oceano, quando un danno all’imbarcazione li obbliga a fermarsi nei pressi di un atollo per effettuare le riparazioni. L’equipaggio diventerà ben presto preda di un temibile cacciatore: un mostruoso squalo a due teste. Come se non bastasse, l’atollo sta lentamente sprofondando negli abissi, rendendo necessaria una rapida soluzione.

Commento
Non fatevi ingannare dal “25” nella visione in compagnia: questo film è veramente orrendo. Così orrendo che potrebbe piacere, se visto con le persone giuste. Una delle cose più terribili sono i personaggi: sono tutti dei completi idioti, soprattutto gli studenti, e soltanto alcuni sono minimamente caratterizzati. Per quanto riguarda il mostro, va detto che l’originalità non manca, ma gli effetti speciali sono molto brutti (saranno certamente apprezzati dagli amanti del trash). Vi sembra esagerato proporre un film con uno squalo a due teste? Sappiate che questo film ha avuto dei sequel, ufficiali e non, con squali dotati di un numero di teste crescente. Prima o poi dovrei scrivere una recensione anche per loro…
Nota
Non so per quale motivo, ma lo potete trovare anche con il titolo “Monster shark attack”.

Le scene più belle (spoilers)
Presentazione
Si tratta di una delle primissime scene, che rende subito chiaro il livello “sublime” del film. Siamo sulla barca e il regista ci presenta i personaggi. Tralasciando i dialoghi stupidissimi, non ci viene minimamente spiegato cosa studiano i ragazzi e se tutti studiano la stessa cosa, nonostante venga fatto più volte riferimento al loro corso. Sappiamo solo che trascorrono un semestre in mezzo all’oceano. Come ogni bravo studente universitario, no?

Esplosivi (un’ora e venti circa)
A un’ora e venti circa
Siamo alla battaglia finale contro lo squalo. Non voglio entrare in dettaglio, ma sappiate che i sopravvissuti vogliono far esplodere il mostro usando un barile di combustibile. Fin qui tutto ok, ma per accenderlo usano del tessuto completamente fradicio (si trovano in mezzo al mare) e un comunissimo accendino. Ovviamente il piano non funziona, ma non è un problema troppo grande: lo squalo fa esplodere il barile semplicemente azzannandolo.

