Black Sheep – Pecore Assassine

La recensione di Unknown pictures

Info

Anno

2006

Regista

Jonathan King

Durata

87 minuti

Genere

horror

Valutazioni

Visione solitaria

50/50

Visione in compagnia

50/50

In breve

Henry ha una strana fobia: le pecore lo terrorizzano, caratteristica scomoda per un neozelandese. Sotto consiglio del suo terapista, decide di recarsi nella fattoria dove è cresciuto, ora diventata moderna e molto redditizia sotto la gestione del fratello Angus. Henry è deciso a vendere la sua parte di proprietà, ma le cose prenderanno una piega inaspettata: nella fattoria vengono condotti tremendi esperimenti sulle pecore. La fuga accidentale di una mutazione dal laboratorio provoca un cambiamento negli animali, che diventano dei pericolosi predatori. Come se non bastasse, il loro morso trasforma le persone in gigantesche pecore-mannare.

Nel caso ve lo steste chiedendo, le pecore mannare hanno questo aspetto

Commento

Questo film è bellissimo, e non solo per la trovata: non si prende troppo sul serio, ma allo stesso tempo è realizzato con cura. La trama, potenzialmente una porcheria, è stata costruita bene, così come i personaggi. Pur trattandosi di un film horror (alcune scene sono decisamente splatter), è stato lasciato ampio spazio a dialoghi e battute che non vi faranno mai annoiare. È stato realizzato nel 2006, ma la qualità è decisamente superiore a molti film dello stesso genere molto più recenti.

Pochi istanti prima della tragedia: un branco di violenti ovini (in alto a destra) parte alla carica

Credetemi, la scelta delle scene più belle è stata davvero difficile. Voglio darvi un consiglio: se avete intenzione di vedere il film, non leggetele. Tornate su questa recensione solo dopo averlo visto, così non vi rovinerete la sorpresa: vi assicuro che ne vale pena.

L’attacco di una pecora assassina

Le scene più belle (spoilers)

“Ma chi sta guidando?”

Non importa come siamo arrivati qui, io voglio descrivervi un momento preciso di questa sequenza, anche se vi consiglio caldamente di vederla per intero. Henry e altri due protagonisti si trovano a bordo di un pick-up in corsa con una pecora assassina (due sono sul cassone, uno nella cabina di guida con la bestia). Dopo una feroce lotta, il guidatore riesce a rifugiarsi sul cassone con gli altri. Uno dei tre pone la legittima domanda “Ma chi sta guidando?” e subito l’inquadratura si sposta sulla pecora assassina, che bela con orgoglio mentre conduce il veicolo. La sua esperienza da pilota dura ben poco, dato che pochi metri dopo la macchina precipita in un burrone. Non temete per i protagonisti: riescono a saltare dal cassone pochi istanti prima dello schianto.

Una pecora assassina alla guida. Credo non servano altri commenti.

Peni ed esplosioni

I nostri eroi hanno trovato un antidoto alla mutazione, ma non ci sono dosi sufficienti per tutte le pecore, che nel frattempo sono state radunate in una stalla. Spunta il perfido Angus (fratello di Henry) che, nudo e ferito mortalmente, con i suoi ultimi passi si avvicina alle pecore, sentendosi uno di loro. Una delle bestie gli azzanna il pene e tutte le altre gli saltano addosso per divorarlo. A questo punto, gli altri, sentendo i peti delle pecore, hanno un’idea geniale: lanciano nella stalla un accendino acceso che fa esplodere l’edificio come una bomba. Vi dico solo una cosa: questa sequenza è pura arte.

Le reazioni alla mutilazione del pene di Angus

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